Prevenire significa portare nella nostra vita due grandi strumenti di protezione, fra loro integrati: la prevenzione primaria e la prevenzione secondaria. Rimuovere i “fattori di rischio modificabili” può nettamente ridurre la possibilità di sviluppare il tumore al seno.
I fattori di rischio che non possiamo tenere sotto controllo richiedono una efficace strategia di azione, tutta basata sulla prevenzione secondaria. Non lasciamoci condizionare dall’aggettivo “secondaria”, perché in realtà si tratta di una serie di armi di fondamentale importanza.
La prevenzione secondaria ha l’obiettivo di ottenerne la diagnosi il più precocemente possibile. La scoperta del tumore (in genere con la mammografia e l’ecografia) nella sua fase iniziale permette terapie chirurgiche meno aggressive, con maggiori possibilità di guarigione.
Oggi costituisce l’arma vincente nella lotta al cancro della mammella, che può essere curato nella maggior parte dei casi diagnosticati precocemente.
È importante scoprire il tumore al suo inizio. La probabilità di guarigione per tumori che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90%. Gli interventi sono sempre conservativi e non procurano seri danni estetici alla donna.