“Adesso non ce la faccio, ma appena finisce questo brutto periodo dico addio alle sigarette. L’epidemia di Covid-19 non lascia indifferenti i tabagisti che, come tutti, hanno preso prepotentemente atto della vulnerabilità della salute e in particolar modo di quella dell’apparato respiratorio. E se moltissimi fumatori hanno persino aumentato il loro consumo quotidiano, complice lo stress provocato dal lockdown e dalla grave situazione sanitaria ed economica, tanti sono anche quelli che si sono ripromessi di smettere nella fase due”. Questo è l’incipit di un articolo comparso sul Corriere della Sera il 5/6/2020.
Il 50% degli italiani ha cambiato abitudini sul fumo durante il lockdown: chi in meglio, dicendo finalmente addio alla sigaretta e chi in peggio, aumentando il consumo di tabacco quotidiano a causa dello stress.
Sono in molti però decisi a smettere o a diminuire con le “bionde”. Cessare di consumare qualsiasi prodotto del tabacco sarebbe oggi ancor più importante, anche perché il fumo comporta movimenti ripetitivi che mettono in contatto le mani con la bocca e che possono fornire un ulteriore rischio di ingresso del virus Covid-19.
